L’Istat è un Ente pubblico di ricerca produttore di statistica ufficiale a sostegno del Paese.
Siamo 1864 dipendenti, 1121 donne e 743 uomini, abbiamo competenze e rivestiamo profili professionali molteplici: siamo ricercatrici/ori, tecnologhe/gi, collaboratrici/ori tecnici e di amministrazione, funzionarie/i di amministrazione, operatrici/ori tecniche/ci, dirigenti amministrative/i.
Nonostante negli ultimi 10 anni siamo stati mortificati da politiche del personale miopi e penalizzanti, e da gestioni dell’Istituto discutibili sotto molti profili, il nostro senso di appartenenza all’Ente e al mondo della statistica ufficiale è ancora molto forte.
In particolare è forte la consapevolezza dell’importanza del lavoro dell’Istituto, sia nel senso della centralità, nel panorama dell’informazione, dei dati che produciamo, sia nel senso della funzione di garanzia che l’Istituto svolge nei confronti della statistica pubblica nel suo complesso.
L’adesione al Codice delle Statistiche Europee e ai Principi fondamentali della statistica ufficiale delle Nazioni Unite è nostro patrimonio e ne siamo i custodi ultimi.
Siamo convinti che la statistica pubblica sia un bene comune e nutriamo una forte preoccupazione per l’impatto che l’esternalizzazione/privatizzazione della funzione informatica avrà su organizzazione, autonomia e credibilità dell’Istituto Nazionale di Statistica, sulla protezione dei dati raccolti da cittadini e imprese e sulla spesa pubblica.
In quest’ottica, il convegno “Informatica e statistica pubblica”, promosso dall’assemblea permanente in cui da qualche tempo siamo riuniti, ha il duplice scopo di migliorare la consapevolezza di tutti noi, e di portare all’attenzione della stampa, del mondo della ricerca e dei cittadini la totale esternalizzazione/privatizzazione dell’informatica dell’Istituto attualmente in corso.
Il Comitato organizzatore del convegno
Hanno contribuito a definire impostazione e programma del convegno Lorenzo Cassata, Angelita Castellani, Carlo De Gregorio, Luciano Fanfoni, Aldo Femia, Luca Gramigni, Claudio Paolantoni, Antonio Pitrone, Carlo Vaccari, Alberto Violante.
Il comitato organizzatore è unitario, aperto e autonomo, e agisce su mandato dell’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Istat.