Da diversi mesi l’Istat si trova di fronte alla possibilità di una tanto radicale quanto dubbia messa in discussione del modo – ad oggi integrato, ben consolidato e altamente funzionale – in cui la funzione informatica partecipa alla realizzazione della mission dell’Istituto. Questa – ricordiamo – è di fornire al Paese statistiche rispondenti allo European Statistics Code of Practice e ai Principi Fondamentali della Statistica Ufficiale, tra i quali è centrale quello dell’indipendenza e autonomia degli Istituti che ad essa presiedono.
La costituzione della società 3-I S.p.A. e la prefigurata cessione ad essa dell’intero patrimonio informatico dell’Istituto e delle relative risorse umane aprono infatti uno scenario del tutto inedito e ricco di profili di grande criticità. Numerose sono le domande senza risposta, o ancora prive di risposte soddisfacenti. Queste toccano tra l’altro: la sicurezza dei dati; la possibilità stessa di dis-integrazione dell’aspetto informatico dal resto della produzione statistica; l’efficacia del modello di governance basato sul “controllo analogo”; la gestibilità per l’Istituto, e la funzionalità alle sue esigenze, della modalità “contratto di servizio”; le condizioni di sostenibilità dell’operazione er le casse dell’Istituto; i suoi costi in termini di risorse umane e professionalità. Tutte insieme queste questioni sorreggono la domanda più fondamentale: perché l’Istat, quale è la necessità della sua partecipazione al progetto o dove sta la convenienza di tale partecipazione, nella statistica pubblica o altrove?
Senza la pretesa di avere le risposte in tasca, le lavoratrici e i lavoratori dell’Istat, la cui assemblea promuove questo convegno, ritengono che una rivoluzione quale quella prospettata meriti miglior approfondimento e consapevolezza di quelli offerti a loro e al pubblico dalle Istituzioni coinvolte (Governo, Consiglio e amministrazione Istat, vertici degli altri due Istituti partecipanti a 3-I S.p.A, INPS e INAIL). Il cercare chiarezza in contesti e fatti, rigore logico nelle argomentazioni e consequenzialità nelle azioni è nella natura di chi opera nella ricerca. Serve un approccio scientifico, ed è questo che il convegno intende promuovere e imporre all’attenzione pubblica, percorrendo, anche in relazione a questo tema, la strada della conoscenza priva di pregiudizi.
Il convegno si svolgerà nell’arco della mattinata del 31 gennaio 2023, e si articolerà, dopo il benvenuto del comitato organizzatore e il keynote speech della prof.ssa Filomena Maggino Ordinario di statistica sociale presso l’Università la Sapienza di Roma, in tre sessioni tematiche e una tavola rotonda finale.
Il discorso di apertura verterà sul rapporto tra controllo della funzione informatica e autonomia della statistica pubblica nell’era digitale, alla luce dei principi fondamentali e del code of practice.
La prima sessione, presieduta dalla prof.ssa Maggino, farà il punto, attraverso la testimonianza di esperti e dirigenti di Istituti di Statistica, sull’assetto dell’informatica nella statistica pubblica nel contesto internazionale, per favorire l’analisi comparata della situazione italiana.
La seconda sessione, presieduta dal prof. Giuseppe Pirlo, ordinario di Informatica presso l’Università di Bari, approfondirà il contesto nel quale si inserisce la progettata esternalizzazione dell’informatica Istat, focalizzandosi su transizione digitale, migrazione al cloud, sicurezza dei dati, organizzazione sistemica e contesto normativo.
La terza sessione, presieduta dal dott. Giovanni Barbieri, ex direttore centrale dell’Istat, analizzerà il rapporto esistente tra informatica e ciclo di produzione delle statistiche nella realtà dell’Istat, approfondendo il rapporto tra esternalizzazione e assetto dato all’Istituto dalla modernizzazione del 2016, nonché le specifiche esigenze e le problematiche che l’esternalizzazione prevedibilmente genererà per la raccolta e l’elaborazione dei dati.
Durante il convegno sarà illustrata una proposta operativa al Governo e al Parlamento italiani, volta a sottrarre l’Istituto Nazionale di Statistica alla spoliazione prevista nell’ambito del progetto 3-I.
Alla tavola rotonda di chiusura “L’Istat e la 3-I” parteciperanno, oltre ai tre presidenti di sessione, alcuni autorevoli utenti dei dati Istat, e – auspicabilmente – il dott. Claudio Anastasio, Presidente della 3-I S.p.A (siamo in attesa di risposta). Modererà il dott. Aldo Femia, primo ricercatore dell’Istat, coordinatore del comitato organizzativo.
*Il convegno è pubblico e videoregistrato, partecipando si AUTORIZZA la pubblicazione delle proprie immagini, se ne vieta altresì l’uso in contesti che ne pregiudichino la dignità personale ed il decoro. La posa e l’utilizzo delle immagini sono da considerarsi effettuate in forma gratuita.